Scopriamo la storia di Massimo Brambati, ex calciatore e procuratore sportivo: ecco tutto quello che c’è da sapere sul suo conto (e cosa ha rivelato a Le Iene)…
Ex calciatore e procuratore sportivo di fama nazionale, Massimo Brambati ha una storia tutta da scoprire e ora facciamo un tuffo nella sua vita, tra biografia e curiosità che forse non tutti conoscono. Comprese alcune scottanti rivelazioni sul doping nel calcio affidate ai microfoni de Le Iene a relative al suo passato nello sport.
Chi è Massimo Brambati e dove vive?
Massimo Brambati è un ex calciatore di Serie A, in passato difensore in squadre come Torino, Empoli, Palermo e Bari, poi diventato procuratore sportivo. Nato a Milano (dove vive) il 29 giugno 1966, sotto il segno del Cancro, dopo la carriera agonistica e il ritiro dal calcio ha intrapreso anche il ruolo di opinionista in tv.
La vita privata di Massimo Brambati
Per quanto riguarda la vita privata, di Massimo Brambati sono emerse diverse informazioni. L’ex giocatore è stato sposato per alcuni anni con la modella e attrice Catrinel Menghia, sua ex moglie nata nel 1985 e nota con lo pseudonimo Catrinel Marlon. Dalla precedente relazione con Paola Cardinale (poi compagna di Biagio Antonacci) ha avuto una figlia di nome Benedetta.
Chi è la compagna di Massimo Brambati?
Amore e sport si intrecciano nella storia di Massimo Brambati. La compagna dell’ex calciatore, infatti, è la tennista Corinna Dentoni, più giovane di 23 anni. Nata il 30 luglio 1989 sotto il segno del Leone, la fidanzata di Massimo Brambati è originaria di Pietrasanta (Lucca) ed è professionista dal 2004.
“È il mio principe azzurro – ha detto del compagno in una intervista del 2021 a ilbellodellosport.it – è la persona che cercavo da tempo. Mi appoggia in tutto, è uno sportivo quanto me, forse anche più di me. È un appassionato di tennis e gioca anche bene (…). Con lui c’è il progetto di sposarci, la proposta c’è stata…”.
Massimo Brambati a Le Iene su doping e calcio
A Le Iene, nel 2023, ha parlato del doping nel calcio e del presunto tessuto di omertà e silenzi imposti dall’alto ai calciatori perché non rivelassero dei “preparati” che qualcuno avrebbe dato loro per migliorare le prestazioni in campo…
Svelando di aver assunto farmaci poi proibiti, e parlando della sua paura di una “correlazione” tra quelle sostanze e le morti registrate in questo sport anche tra calciatori famosi e più avanti negli anni, ha spiegato: “Il Micoren era un farmaco e lo prendevo praticamente tutte le domeniche. Ti aumentava la capacità polmonare. Qualche anno dopo è risultato proibitissimo ed è risultato doping (…). C’era anche un altro preparato che ci davano, che si chiamava Anemina, era una pasticca che aumentava i riflessi (…). Mi preoccupano anche tutte le flebo che ho fatto prima delle partite, io non so esattamente cosa ci potesse essere, se non che mi dicevano che c’erano degli zuccheri o che c’era questa corteccia surrenale, bandita successivamente“.
